TAVOLO CON RUOTE – DESIGN GAE AULENTI
Tavolo con ruote: progetto di Gae Aulenti nel 1980 per l’azienda FontanaArte
Nel progettarlo Gae Aulenti si ispira ad un carrello industriale utilizzato nella sede dell’azienda per il trasporto di vetri. Il piano in legno del carrello viene sostituito da una lastra in vetro molato, simbolo della storia produttiva dell’azienda, a cui vengono fissate quattro ruote a movimento libero. Dalla sua intuizione fulminea un oggetto di uso quotidiano viene trasformato in un elemento d’arredo di design, cambiandone la destinazione d’uso.
GAE AULENTI – ARCHITETTO (1927-2012)
Gae Aulenti si descrive come una nomade tra un luogo e un altro e un lavoro e un altro. Non vuole essere specialista di qualche cosa e per questo si occupa di architettura, di design e di teatro.
Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1953, inizia ad esercitare la sua professione a Milano. Dal 1955 al 1965 prende parte alla redazione della rivista Casabella sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers da cui apprende che la necessità per un architetto è avere un campo di osservazione completo e non parziale.
La collaborazione con la Olivetti, nota azienda produttrice di macchine da scrivere, le dà una certa notorietà: è del 1965 la celebre lampada da tavolo Pippistrello che disegna per lo show-room Olivetti. In quegli stessi anni Gae Aulenti disegna i primi pezzi importanti per l’azienda Zanotta. Alcuni non sono più in produzione come la poltroncina Solus e la poltrona pieghevole Tripolina. Altri, come la sedia pieghevole April, sono tutt’ora in catalogo. Dal 1976 al 1978 fa esperienze artistiche collaborando a Prato al Laboratorio di Progettazione Teatrale, divenendo costumista e scenografa di teatro.
Nel 1979 le viene affidata la direzione artistica di FontanaArte con cui aveva già collaborato in passato. Infatti è del 1964 la lampada Giova che segna il suo esordio nel campo della illuminazione. Per questa azienda progetta intramontabili lampade e oggetti d’arredo: tavolo con ruote (1980) e tavolo Tour (1993). Insieme a Piero Castiglioni progetta la famiglia di lampade Parola (1980), le lampada da parete Diamante (1986) e Calle (1988) e il faretto Diastema (1994).
La sua architettura è in stretta relazione e interconnessione con l’ambiente circostante. Sostiene che l’architettura non deve essere passiva, ma deve aiutare e far comunicare. Tra i suoi numerosi e celebri progetti si ricorda la ristrutturazione delle ex Scuderie del Quirinale a Roma e del Museo D’Orsay a Parigi.