Futurismo a Padova a Palazzo Zabarella
Futurismo a Padova “La nascita dell’avanguardia”: spettacolare mostra sulle origini di questo movimento che ha caratterizzato la prima metà del Novecento
Si è conclusa da poco a Padova la mostra sul Futurismo a cura di Fabio Benzi, Francesco Leone e Fernando Mazzocca.
Il percorso nelle sale di Palazzo Zabarella ha inizio indagando le radici simboliste di questo movimento e i legami con gli artisti divisionisti, tra i quali Giovanni Segantini, Gaetano Previati e Giuseppe Pellizza da Volpedo.
La mostra ripercorre il periodo che va dal 1910 al 1915, contrassegnato dalle guerre, da grandi cambiamenti politici e da nuove scoperte tecnologiche come il telegrafo, la radio e gli aeroplani.
Il movimento Futurista rappresenta la rottura con il passato, considerato pesante e noioso, e ha lo sguardo rivolto all’innovazione e alla modernità. Gli artisti futuristi come Boccioni, Balla, Severini, Depero, Sironi e Carrà per citarne alcuni desiderano rompere con la tradizione, sbarazzarsi del passato e proiettarsi in avanti lottando per i propri ideali. Per questo si considerano degli “eroi”.
Questo movimento ha esplorato ogni forma di espressione: pittura, scultura, letteratura, poesia, teatro, danza, musica, cinema, fotografia, architettura e perfino il design d’interni.
Tra i temi cari ai futuristi vi sono l’attivismo, l’insofferenza verso l’ordine costituito e l’esaltazione della civiltà industriale e della velocità.